Emilio Comici: oltre l’impossibile

Emilio non è mai stato un predestinato. Né da bambino né tantomeno da adulto. Ha sempre però dimostrato una mentalità devota agli obiettivi che si prefiggeva. La sua vita ruota attorno a sogni che poco alla volta si rivelano concreti.
In un primo momento risale le montagne approcciando le vie normali, poi alza la posta in palio dedicandosi all’alpinismo. Sente di poter dare qualcosa in più ma la strada si rivela in salita, alla stregua delle Alpi Giulie con cui si confronta.
La tecnica speleologica acquisita in anni di esplorazioni non è sufficiente per quegli ambienti. Non è sufficiente per scrivere la storia, per diventare leggenda.
I primi approcci col mondo verticale sono delle bastonate che lo inducono a riflettere ma non lo abbattono; si rende conto di non essere speciale, di dover partire da zero e con umiltà, confidando in una cultura sportiva che gli ha insegnato ad accettare la sconfitta.
Non per piangersi addosso, ma per migliorare.
A pochi chilometri da Trieste scopre la Val Rosandra. Le falesie di questa vallata sono a portata di mano, non è necessario mettersi in viaggio per trovare la roccia su cui allenarsi. E’ quello il posto giusto per diventare più forti.
Emilio gode di un’alta considerazione e saperlo lì, incuriosisce. A poco a poco in Val Rosandra arrivano sempre più persone e l’intera zona viene rivalutata. Comici, oltre ad arrampicare, desidera trasmettere i valori di quella disciplina.
Diventa una questione di stile, Emilio sulla roccia danza.
Non sembra nemmeno faticare da quanto ripete con eleganza ogni movimento.

Comici ha rappresentato lo stile, ha rappresentato l’eleganza, ha rappresentato la purezza nell’approccio alla montagna. Aldilà dell’alpinismo si è reso portatore di un messaggio: quello del rischio, quello di credere nei propri sogni. In quanti, da cittadini, avrebbero mai immaginato di poter vivere di montagne?
Emilio ha avuto la forza di scommettere su una passione, una scelta difficile, moderna e attuale che gli ha permesso di vivere al meglio anche il buio che attanagliava il suo spirito.


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